Buongiorno! Sono stata assente per un po’ di giorni, ma sono stata in giro tra mare montagna e giri vari. Niente ferie vere e proprie per ora, diciamo che sono “Under construction”, ci stiamo lavorando…quando avrò in mano il risultato vi informerò.
Oggi il mio post vuole toccare un argomento un po’ caldo, non sono perché la temperatura esterna è 37°C o giù di lì, ma perché è uno di quei discorsi che fa infervorare anche se se ne parla a dicembre: gli zingari.
Partiamo dal presupposto che non sono io che sono razzista, sono loro che sono zingari! A nessuno piace averli vicino a casa, siamo d’accordo, ma credo che debbano trovare un posto lontano dai centri abitati e stabilirsi lì. E invece no!
Io vivo in un delizioso paesino nelle colline dell’Oltrepo, le cui immagini potete vederle alla sinistra di questo post alla voce “La donzelletta che vien dalla campagna…”. È un paese piccino, ma uno dei più belli della zona e non lo dico solo perché ci abito da ormai 24 anni, ma proprio perché è appurato. Pur essendo circa 1.600 anime abbiamo l’asilo, le scuole elementari, le scuole medie, la biblioteca, due negozi di alimentari, la posta, la banca, la farmacia, due bar tabacchi, un centro sportivo con campi da tennis , campo da calcio e relativa squadra (la Torrevillese), la parrucchiera e perfino l’estetista. Fino a pochi giorni fa era una sorta di isola felice, uno difetto: l’assenza di adsl, ma nessuno è perfetto.
Da venerdì si sono insediati 2 camper di zingari di fronte al campo sportivo, a circa 400m da casa mia. Pare abbiano comprato una strisci di terra di 800m2 e intendano costruire una casa. La zona in cui si sono insediati è una delle più belle e i terreni costano davvero cari, quindi la prima domanda che mi sorge spontanea è: se sono zingari (ergo, non lavorano) dove hanno preso i soldi per acquistare il terreno? E dove hanno preso i soldi per i camper nuovi di trinca? (avranno al massimo un anno di vita, in base alla targa).
Il venditore del terreno si stupisce di avere tutto il paese contro «Non possono impedirmi di fare quello che voglio, io vendo quello che voglio a chi voglio. E non solo il terreno, venderemo ai nomadi anche la casa. In paese possono dire quello che vogliono». Addirittura dice cdi voler vendere loro anche la casa. Ma che ragionamento è? Ho capito che uno può vendere a chi vuole e se avesse venduto a una comitiva di Svedesi in camper, non avrebbe detto niente nessuno, ma essendo questi degli apolidi, non sono ben visti da nessuno e il prezzo di case e terreni crollerà, la fama del paese diminuirà e ci saranno tutte le conseguenze del caso. Insomma, uno sputtanamento generale!
Sicuramente c’è chi dirà: ma poverini, dovranno pur stare da qualche parte! Poverini sto cazzo (scusate il francesismo), che ci stiano pure da qualche parte, ma non qui! Non vicino a casa mia! Ci sono aree attrezzate, zone in cui i Comuni hanno autorizzato il campo nomadi, non in mezzo alle case! Questa mattina iniziavano già a girare due loschi figuri mal vestiti, sui 25 anni, coi capelli lunghi e trasandati. Come si fa a stare tranquilli quando vedi due personaggi così che ti girano attorno alla casa? Magari si stavano solo facendo una passeggiata, ma se stanno controllando qualcosa?
Spero sinceramente che Comune, Carabinieri, Polizia o chi per essi facciano del loro meglio per eliminare questo problema. Ne va del quieto vivere non solo del nostro paesino, ma anche dei limitrofi.
Per chi fosse interessato a approfondire l’argomento, vi rimando a questi due articoli de “La Provincia Pavese”, editi in data 21/08 e 23/08.
A presto, speriamo con buone nuove.
♥♦ Baci ♣♠
Approvo in pieno il pensiero! vivendo in città, il problema non sono tanto gli zingari (alla fine sono numericamente pochi) ma un’altra fitta schiera di gente, nordafricani in primis, che non è bello avere in giro, non fa sentire ‘sicuri’, ecco…
Ah, il venditore cosa s’era fumato??? roba pesante….
Mah…il problema è complesso, davvero complesso, una volta che si sono comprati il terreno..Quel che dico è che il problema sta a monte, se si sono comprati il terreno è perché hanno pagato (e, lo dico per eseperienza, spesso i nomadi sono molto più benestanti di quel che sembra, non bisogna fissarsi con le stereotipo dello zingarello che borseggia in metropolitana), quindi, se non si è sicuri della provenienza del denaro la polizia o la finanza dovrebbe fare controlli in tal senso. MI sembra strano che vogliano costruire una casa: i nomadi non accettano di vivere in nessuna casa che non abbia ruote con cui spotarsi…Se proprio non pensate sia possibile trovare un compromesso scendete tutti in piazza, siete pochi e compatti, dovreste riuscire a farvi ascoltare 🙂 In bocca al lupo!
ti capisco e approvo in pieno. Io vivo in una città dove non ci sono più italiani, piena di ogni tipo di etnia e campi nomadi messi per pochi giorni e, ovvio, illegali. C’è stato un periodo in cui una famiglia si accampo’ davanti all’università e i bambini erano fissi in giardino a fare l’elemosina e a rubare portafogli e cellulare agli studenti distratti. Purtroppo non possiamo farci nulla per stupidi accordi europei e, anche il fatto che siano esentati dal lavoro come loro caratteristica,mi pare una cazzata enorme. In Spagna i nomadi devono farsi documenti validi e alloggiare nei campi previsti dai piani comunali. Indovina quanti zingari ci sono in Spagna? Pochi.
E cmq se iniziano a comprare, c’è da stare attenti: a Prato la comunità cinese sceglie un quartiere o una via, e si presenta casa per casa con valigette contenenti soldi che superano spesso il valore della casa stessa, e comprano. Comprano finchè non hanno comprato tutte le case del quartiere scelto. Tanto chi è che dice di no a 700.000€ quando hai un appartamento che ne vale 600.000€?
Sicuramente gli zingari non hanno le stesse liquidità, ma ormai non mi stupisco più di nulla. Siamo la Repubblica delle Banane.