Buona sera. Stasera l’argomento è caldo. Stasera l’argomento è Roma.
Sapete che non mi piace parlare di politica, perché la politica è noiosa, i politici veri non esistono più, né a destra né a sinistra, chiunque appoggi il suo fondoschiena in Parlamento ha come unico e solo scopo mangiare e arricchirsi il più possibile. Probabilmente lo faremmo anche noi al loro posto, mentalità italiana. Per questo da un po’ di tempo non mi reputo più né da una parte né dall’altra della bilancia, ma vivo con idee mie, che sposano alcuni ideali di estrema destra accanto ad altri di estrema sinistra, passando per quelli di centro. Ma tendo a non parlarne. Perché l’italiano medio, oltre a voler ladrare quanto più possibile, ha il brutto vizio di urlare quando parla di due cose: il calcio e la politica. E io odio chi urla. Non sopporto chi alza la voce, quindi non parlo di politica. Di calcio sì, ma nel calcio è lecito insultarsi il lunedì. È quasi un gesto affettuoso!
Tuttavia l’argomento che sto per toccare è decisamente a sfondo politico e so che susciterà numerose polemiche e, come nel caso dell’articolo dello sciopero, sarò vessata da visite e messaggi spiacevoli di chi non pensa come me. Poco male. Fortunatamente la libertà di espressione non ci è ancora stata vietata e, nel limite del legale e del rispetto degli altri, ciascuno può esprimere la propria opinione.
Non so cosa pensiate voi di ciò che è successo a Roma nella giornata di sabato 15 ottobre, ma io ne sono sdegnata e sconcertata. Una manifestazione carina, pacifica e coloratissima stava prendendo piede per le vie della città eterna, quando un gruppo di deficienti si è messo a fare del casino.
Ora, io chiedo a un qualsiasi partecipante ai black-block:
Cosa provi a bruciare una macchina? Dà soddisfazione tanto bruciare una Q7 quanto una C3 o c’è differenza?
Bruci la Q7 al ricco, perché solo lui può permettersi tanto lusso, ma su una macchina da 80K euro c’è l’assicurazione sugli atti vandalici, quindi al ricco girano le palle, ma l’assicurazione gliela risarcisce. Bruci una C3 (o comunque un’utilitaria) a un povero cristo e questo è nella merda più completa, perché presumibilmente gli hai distrutto l’unico mezzo che aveva. E il povero cristo, uomo comune, difficilmente ha la stessa assicurazione della Q7, che copre anche in caso di meteorite sulla macchina mentre stai driftando nel deserto del Sahara!
Cosa provi a spaccare la vetrina a un negoziante? Il negoziante è forse visto come un piccolo magnate, come un piccolo imprenditore?
Ormai ai commercianti o ai piccoli artigiani, insomma, al lavoratore autonomo che ha una piccola azienda o attività, gli affari non girano più come una volta, c’è crisi e per giunta devono pagare un’esagerazione di tasse, tra una balla e l’altra, più del 50% delle entrate, anche se loro (i politici) ovviamente smentirebbero cifre così eccessive. Quindi arrecare un danno di qualche migliaio di euro a un altro povero cristo, magari per avergli distrutto la vetrina o rubato qualcosa, vuol dire avergli distrutto tutte le entrate dell’anno!
Cosa provi a sottrarre la statua della Madonna da una chiesa, a scaraventarla in strada, a spaccarla e a saltarci sopra?
Pur avendo fatto battesimo, comunione e cresima cristiane (ovviamente non per scelta mia, ma perché “tutti fanno così” ed ero troppo piccola per capire cosa stessi facendo), ormai da alcuni anni -quasi 7- non professo più alcuna religione, non partecipo a cerimonie cristiane cattoliche (tranne in casi eccezionali, esempio un rosario qualche sera fa, ma solo per stare vicina a un carissimo amico) e mi sono creata un’idea tutta mia di quello che c’è di là. Ciò premesso, l’episodio della statua della Madonna gettata in strada mi ha davvero sconcertata. Non tanto per l’opera di blafemia, ma più che altro per l’assoluta mancanza di rispetto verso milioni di persone, non verso la religione in sé, ma verso ciò che quella statua rappresenta per molta, molta gente. E non solo, anche per l’oltraggio a un opera d’arte. Perché non serve che la statua sia del Canova o di Michelangelo per essere bella, è una statua, è fatta con uno scopo (sia esso quello d’essere venerata o d’essere meramente guardata): è arte! E questi imbecilli distruggono non solo un simbolo religioso, ma un’opera d’arte. Mi avrebbe indignato in egual modo se ad essere lanciata in strada fosse stato un dharmacackra, una stella di Davide, un Torii, un libro del Corano o un qualsiasi altro simbolo, che a me magari non dice nulla, ma che per molti ha un significato importante.
Cosa si prova a lanciare un estintore contro la Polizia o le molotov per la città?
Ho passato anni e anni in mezzo a gente da curva, a ultras o in qualunque modo vogliate chiamarli e la scritta ACAB riecheggiava ovunque. Le forze dell’ordine spesso non stanno simpatiche, forse perché spesso non vogliono loro rendersi simpatiche, abusando del loro potere e della loro divisa, ma in questi casi direi onore a loro. Pensate che macello sarebbe successo se non ci fossero state le camionette della polizia a bloccare l’accesso a determinate vie! Capace che li trovavamo a cavallo di una statua di qualche bella fontana a staccarne dei pezzi (come successe poco tempo fa).
Ecco in questo caso ditemi pure che sono eccessiva, ma io darei l’ordine di sparare alle gambe se vedo distruggere un’opera d’arte del genere! Il primo colpo lo sparo in aria, il secondo alle gambe! Provvedimento troppo drastico? Forse! Ma distruggere alcuni dei pilastri della storia mondiale è più grave.
Ed infine questo: non sarebbe forse meglio andare a lavorare, invece di fare del casino? Ogni figlio spera di poter dare prima o poi delle soddisfazioni alla propria famiglia, di qualsiasi natura, la soddisfazione che voi darete alle vostre famiglie quale sarà? Farvi arrestare per ultimi? O, meglio ancora, riuscire a sfuggire alla giustizia?
Sentivo al tg che per ora ne sono stati arrestati una dozzina, possibilmente non rilasciateli tra due giorni, come fate con chi guida ubriaco e investe qualche pedone uccidendolo.
Credo sia davvero tutto per oggi, anche se ce ne sarebbe da dire ancora e ancora. Se siete arrivati a leggere fin qui, vi faccio i miei complimenti per la resistenza. A presto
♥♦ Baci ♣♠
Jess non sai quanto mi sono immedesimata nella tua riflessione!Sono domande che mi sono posta anche io e alle quali continuo a non trovare risposta. Sono sconvolta e disgustata da queste scene, da queste filosofie di vita che (forse perchè troppo idealista per i tempi che corrono) non riesco proprio a condividere 😦
Bisous!
Tu poi l’avrai vissuta sicuramente più da vicino di quanto non abbia fatto io e ti rendi conto davvero di come stanno le cose…sai i tg a volte mascherano o amplificano troppo le cose…
a me l’italia fa schifo e ancor di più manifestazioni violente (appoggiate silenziosamente dai partiti vari) che vogliono opprimere manifestazioni pacifiche. Le domande che farei a un qualsiasi testa di c…o dei black block sono le stesse che faresti te. E chi gliel o spiega al negoziante che dei cretini idioti che non dovrebbero avere diritto nè di voto nè di aria, gli hanno dato fuoco al negozio???? che schifo, che amarezza.
E vogliamo parlare anche dei palazzi sotto ai quali hanno bruciato le macchine? Le facciate erano diventate completamente nere! immaginiamo la felicità dei condomini a dover sborsare un migliaio di euro a testa per rifar pitturare la facciata!
Concordo in pieno con te. Purtroppo i cretini che spaccano e distruggono (e quelli che li sostengono) non voglion sentir ragioni, pensano di essere nel giusto.. è veramente una cosa vergognosa!
Come è successo a Roma, poteva succedere anche a Milano, Venezia o Canicattì…Certo la distruzione di un’opera d’arte sarebbe stata tragica, ma è la distruzione in generale che non va bene. Cercherei delle motivazioni psico-sociali se questi individui fossero animati da ideali politici così forti da portarli addirittura alla violenza (non che sia una giustificazione, ma almeno si troverebbe una motivazione, per quanto assurda), ma non c’è nessuna motivazione psico-sociale, c’è solo malattia, follia, crudeltà, immotivate e che nascono dal puro piacere di distruggere, lacerare, bruciare, che siano persone, oggetti, case. Nessun perdono, nessuna comprensione, nemmeno per i minorenni coinvolti. Anzi, un motivo in più per essere dei veri INDIGNATI!
ale
p.s
jess avrei bisogno di contattarti per un progetto, ma non trovo la tua mail da nessuna parte…mi scriveresti tu a pp.alessandra@gmail.com ? così mi rimane la tua mail e posso spiegarti di cosa si tratta 😉
Ti ho appena mandato una mail, cara! Attendo tue notizie!
non ci sono parole per commentare quello che è successo…
C’è solo da sperare che non si ripeta più!
Grazie per essere passata 🙂