Messico, Mare e Maya

Chichen Itza

Voglio raccontarvi il mio primo viaggio con Avventure Nel Mondo “Messico Mare e Maya”.

Non entrerò nei dettagli di come funziona ANM, ma per farla breve, consultate il sito, scegliete il viaggio che vi interessa, vi iscrivete versando una caparra e quando il viaggio sarà confermato riceverete ulteriori dettagli sui pagamenti da fare prima della partenza.

Oltre alla quota versata prima, c’è una predeterminata cifra da portarsi in viaggio, per la cassa comune, che serve a coprire gli alberghi, le cene, alcuni trasporti e alcuni ingressi alle attrazioni.

Ad accompagnarvi in questo viaggio c’è un Coordinatore/Coordinatrice che organizza gli spostamenti, i luoghi da visitare, gli alberghi e le escursioni, basandosi sui diari di viaggio dei precedenti coordinatori e propone al gruppo varie opzioni, a volte prima di partire, a volte in loco.

Giorno 1 – 27/12

Il nostro viaggio inizia il 27 dicembre 2022 con un volo da MXP a Cancun via Lisbona. Atterrati in Messico, ci dirigiamo verso Playa del Carmen, dove arriviamo per pernottare.

  • Hotel – Hotel Hacienda del Caribe Playa del Carmen

Giorno 2 – 28/12

Da Playa del Carmen ci spostiamo con il bus privato verso Tulum, dove il programma prevede la visita alle rovine di Tulum, l’unico sito Maya che affaccia sul mare. Abbiamo visitato la zona archeologica con una guida che parlava italiano, trovata davanti all’ingresso, spendendo l’equivalente di 10€. La visita guidata è molto consigliata e dura circa un’ora e mezza.

Riprendiamo il nostro viaggio in bus in direzione Cobá, ma prima ci fermiamo a pranzare in un locale lungo la strada, la classica osteria.

Nel primo pomeriggio arriviamo alle Rovine Maya di Cobá, distanti circa 40 km da Tulum. Il sito non è molto grande, ma la sua particolarità è quella di essere immerso nella natura. Il modo migliore per visitarlo è noleggiare delle biciclette; sono tutti sentieri sterrati, ma molto facili, in piano e all’ombra.
L’ingresso costa 100 pesos + 65 pesos per noleggiare le bici.

Cobà
Cobà

All’interno del sito si trova il Nohuch Mul, la più grande grande piramide di tutta la penisola dello Yucatan. Un tempo era possibile salire fino alla cima di queste piramidi, non solo qui, ma in tutti i siti maya, mentre ora è vietato scalarle. 

Terminata la visita ci spostiamo a Valladolid, una cittadina coloniale, non particolarmente viva. 

  • Colazione – “Au chocolat” a Playa del Carmen 
  • Pranzo – Restaurant El paso a Cobá
  • Aperitivo – Conato 1910
  • Cena – Hosteria del Marques
  • Hotel – Hostel New friends (non raccomandato, sembrano cuccette del treno, ma da otto)

 

Giorno 3 – 29/12

La mattina ci dirigiamo da Villadolid a Chichen Itza, distante poco più di 40 km. 

Arriviamo a Chichen Itza verso le 10.30 del mattino e il sito è già strapieno di gente, consiglio di arrivare prima, anche per poter avere la speranza di fare qualche foto senza la ressa.

Anche in questo caso, come per Tulum, ci siamo avvalsi di una guida e più ancora che nell’altro sito ne è valsa davvero la pena, perché è molto interessante capire quanto la cultura Maya fosse avanzata e quanto fossero studiosi degli astri. 

Chichen Izta è una delle sette meraviglie del mondo moderno e la piramide di Kukulkan è il suo simbolo.

Chichen Itza
Chichen Itza

La piramide era usata come tempio dedicato al dio Kukulkan o “dio-Serpente Piumato”, figura ricorrente in quasi tutte le strutture. Il dio serpente appare in occasione degli equinozi di primavera e d’autunno, quando il sole riesce a creare una serie di ombre sul lato nord-ovest, che ricordano appunto un serpente che striscia.
Altre strutture interessanti del sito sono l’osservatorio astronomico (il Caracol), il Tempio dei guerrieri o il campo da gioco della pelota. 

Usciti dalla zona archeologica, a pochi chilometri si trova il cenote Ik Kil. I cenote altro non sono che pozze d’acqua all’interno di grotte, molto commerciali.

Il giro prevedeva una tappa nella cittadina di Izmal, dove le uniche attrazioni sono un monastero spoglio e alcune rovine, gratuite ma chiuse. Anche la Lonely Planet scriveva chiaramente che la visita a questa cittadina non era evitabile.

La giornata è finita a Merida, una cittadina coloniale, molto viva, gioviale, colorata, piena di negozi e di musica.

  • Cena – La chaya maya
  • Hotel – Hotel del pellegrino

Giorno 4 – 30/12

Partiamo di mattina da Merida verso Uxmal, distante circa 80km.

Passiamo la mattina a Uxmal, un sito maya ben conservato, che fu abbandonato, probabilmente a seguito di una crisi di approvvigionamento idrico, e che restò sepolto nella vegetazione per parecchi anni. II monumenti maggiormente degni di nota secondo me sono la Piramide dell’indovino, sovrastata dal tempio a cui si accede con ripide scale, non più percorribili oggi, e il Cuadrángulo de las Monjas, formato da quattro edifici disposti a quadrilatero con una piazza al centro. Le facciate del quadrilatero delle monache sono ricche di dettagli ed è facilmente distinguibile il serpente piumato che percorre una intera facciata.

Uxmal
Piramide di Uxmal

Nel pomeriggio ci spostiamo al Cenote Santa Barbara a Cuzama, dove possiamo fare il bagno in tre diversi cenote, spostandoci da uno all’altro in bicicletta oppure tramite carretti.

Arriviamo a Rio Largatos verso l’ora di cena e per passarvi la notte.

  • Pranzo – Ristorante del cenote
  • Hotel – Hotelito Maria Antonieta

 

Giorno 5 – 31/12

La giornata inizia con una gita in barca nella laguna di Rio Largatos per vedere fenicotteri, coccodrilli, alligatori e vari uccelli. Sono barche piccoline, da circa 8 persone, che portano i turisti nei diversi posti della laguna dove è possibile fare gli avvistamenti.

Fenicotteri a Rio Lagartos
Fenicotteri a Rio Lagartos

È prevista anche una sosta per applicare i fanghi e fare un piccolo bagno.

Fanghi
Fanghi

Il viaggio da Rio Lagartos verso Playa del Carmen è lungo, ci mettiamo in cammino nel primo pomeriggio per arrivare verso le ore 19, quando realizziamo che il nostro hotel non ha tenuto la prenotazione delle stanze e passiamo qualche ora di agitazione, prima di trovare una sistemazione in un hotel di dubbia qualità, ma in compenso molto caro e sopra a un bar che avrebbe smesso di far musica solo alle 5 della mattina.

Ceniamo in un ristorante a caso e parte la serata del Capodanno messicano, con musica in tutti i locali, gente che balla in strada, davvero molto carino.

  • Colazione in Hotelito Maria Antonieta
  • Hotel – D’Margo (non raccomandato)

Giorno 6 – 01/01

Primo giorno dell’anno, non si dorme, ma si parte per la Isla Cozumel, distante circa 45min di traghetto. I biglietti si comprano alla biglietteria poco prima dell’imbarco.

Essendo il nostro gruppo molto numeroso e non avendo prenotato per tempo l’escursione, dobbiamo separarci, qualcuno decide di visitare la città, mentre noi riusciamo a trovare una barca piccolina che al costo di 750 pesos a persona ci porta a vedere Cielo, Cielito, Colombia, Parance con barriera corallina, pesci, razze, stelle marine. Era compreso anche un aperitivo con ceviche una volta arrivati al Cielito.

Stella marina a Cielo
Stella marina a Cielo

Per chi soffre di mal di mare consiglio di prendere la pastiglia prima di partire, l’oceano non era molto mosso, ma c’era una forte corrente che ci spostava durante le immersioni e io l’ho sentita tutta!

Verso sera rientriamo con traghetto a Playa del Carmen, mangiamo un panino con la salsiccia mentre camminiamo per raggiungere il pullman, con destinazione Tulum.

  • Pranzo – panino al volo
  • Cena – panino al volo
  • Hotel – Selina Tulum

Giorno 7 – 02/01

Partenza alle h10 per la spiaggia di Akumel vicino a Tulum, invece di visitare il cenote Dos Ojos che sarebbe stato nel programma. 

La spiaggia non è eccezionale. L’ingresso costa 120pesos/persona, è possibile fare una escursione per avvistare le tartarughe al costo di 450pesos/persona (compreso ingresso). L’escursione si può acquistare nei vari baracchini prima di arrivare alla spiaggia, altrimenti più avanti il costo diventa 500 pesos +120 pesos di ingresso.

  • Pranzo Ristorante Lolha
  • Cena Ristorante el Pescador
  • Hotel Selina Tulum

Giorno 8 – 03/01

L’ottavo giorno è dedicato al relax nella Spiaggia Paradise di Tulum

Nel pomeriggio prendiamo l’autobus che ci porta verso la city di Cancun. Il nostro hotel si trova bella zona vicino al porto, così da essere comodi per l’imbarco la mattina successiva. 

Città di Cancun

Decidiamo però di andare a cena nella parte più vecchia della città e sicuramente più caratteristica. Le decorazioni natalizie, le luci e gli auguri di buon 2023 ci ricordano che siamo a gennaio, dato che i 28 gradi, i pantaloncini e i bagni in mare ce lo avevano fatto un po’ scordare.

Ceniamo in un locale sulla cui pulizia non voglio scendere in dettagli (ma ne siamo usciti illesi), e camminiamo per questa via piena di banchetti che vendono borse, braccialetti, cinture tutti ricamati.

  • Cena – El Pescador
  • Hotel – Tropical Cancun

Giorni 9 – 04/01

Prendiamo il traghetto delle ore 10 per Isla Mujeres. Le corse sono ogni 30 min e i biglietti si comprano all’imbarco. 

Una volta sbarcati sull’isola e aver lasciato i bagagli al nostro albergo (ostello a dire il vero, con camere doppie ma bagno in comune), andiamo al mare a Playa Norte, spiaggia che anche da molti local è considerata una delle più belle di questa parte di Messico.

Basta spostarsi leggermente dalle prime spiagge affollate e avvicinarsi a un lussuoso resort, dove ci sono però meno persone, e subito il mare trasparente si riempie di pesci tropicali già vicino alla riva.

Alterniamo momenti di ozio sotto le palme e la sabbia bianca finissima, ai bagni coi pesci colorati alle passeggiate lungo tutta la parte nord.

  • Cena – Rubén’s
  • Hotel – Selina Isla Mujeres

Giorni 10 – 05/01

La mattina del 5 decidiamo di noleggiare delle golf car per girare tutta l’isola. Vi spoilero subito che la parte più bella è quella a nord.

Volevamo vedere Tortugranja, un luogo dove curano le tartarughe, ma era chiuso.

Ci dicono che il mare è molto bello a Garrafon, il cui accesso è a pagamento e anche abbastanza caro. Tuttavia, basta spostarsi a nord di qualche centinaio di metri e c’è un accesso al mare completamente gratuito. Potete cercare sulla mappa Playa Amauricio oppure “Hotel La Joya Isla Mujeres” per poter trovare la stradina in discesa che porta al mare. La spiaggia è piccola, ma giusto il tempo di un bagno e proseguiamo il giro dell’isola.

Ci spostiamo sull’altra costa, dove però le spiagge sono rocciose e il mare è molto mosso e non ce la sentiamo di fare il bagno, per paura di tagliarci quando il mare ci avrebbe sbattuto contro le rocce.

Ci fermiamo a pranzo in un ristorantino piccolissimo, nel mezzo di un paese, dove non c’erano turisti, ma solo una famiglia locale e un signore solo al suo tavolo. Il posto era molto genuino e c’era pure un gallo che girava indisturbato sotto il pergolato dove anche noi stavamo mangiando. Mangiando in questi locali ci si rende conto di come il costo della vita in Messico sia tutt’altro rispetto a quello che viene mostrato a Tulum, Cancun o anche solo a Playa Norde, dove ci sono solo turisti.

  • Pranzo El Chefcito

Giorno 11 – 06/1

Ultimo giorno di vacanza, decidiamo di tornare al mare a Playa Norde, dopo aver fatto un giro per le viette della cittadina per spendere gli ultimi pesos rimasti e portare a casa un bellissimo runner ricamato a fiori.

Abbiamo solo mezza giornata perché nel pomeriggio dobbiamo riprendere il traghetto, il bus e poi l’aereo.

Consigli utili

  • Contanti: Avventure nel mondo prevedeva di partire dall’Italia con una somma abbastanza grande di denaro. Sinceramente io non mi trovo a mio agio nell’avere troppi contanti, tuttavia non è così facile trovare bancomat o banche, soprattutto nei paesini. Inoltre spesso è meglio pagare in contanti, perché molti locali e negozi applicano un rincaro se si paga con carta di credito, soprattutto se si tratta di importi piccoli.
  • Carte di credito: Alcune persone del gruppo hanno avuto problemi a prelevare presso gli ATM nonostante le loro carte fossero su circuito Mastercard/Maestro e di “banche famose”.
  • La carta Revolut è sempre la soluzione migliore, sono sempre riuscita a pagare e prelevare senza commissione perché avevo convertito gli euro in pesos. –> link per iscriversi a Revolut
  • Sicurezza: le zone più turistiche sono sicure, sono piene di guardie armate anche in spiaggia.
  • Cibo: noi abbiamo mangiato bene dappertutto. La cucina messicana non è molto varia, ma è buona. La cosa positiva è che si trovano tantissimi banchetti di frutta deliziosa (cocc0, ananas, mango, papaya).
  • Abbigliamento: per i siti maya io ho optato per le scarpe da escursione, ma un paio di scarpe da ginnastica sono sufficienti, è una semplice passeggiata. A dicembre e gennaio io consiglio l’abbigliamento di giugno in Italia, senza dimenticare una felpa e dei pantaloni lunghi, perché le giornate di pioggia o vento ci possono essere. Fondamentali sia un cappello che una sciarpa, soprattutto se prendete traghetti perché c’è un gelo polare.

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