Coccole ai capelli

Oggi l’argomento sono i capelli. Ieri sera, di rientro dal giretto shoppinghifero giornaliero, avevo un sacco di tempo prima di sentire la fatidica frase “È prontooo” e allora ho deciso di fare un po’ di coccole ai miei capelli.

C’è da premettere che non sono certo il tipo che va ogni settimana dalla parrucchiera, anzi ci vado solo una tantum, solo per il taglio (per voglia o necessità).

Dopo il litigio c’è stato l’ovvio e scontato taglio dei capelli; in realtà puntavo a un taglio molto più corto, un carrè corto, che arrivasse appena sotto la nuca, ma ho optato per il classico scalato lunghezza spalle. Il motivo? Il caldo! Almeno così riesco a raccoglierli, l’idea di avere i capelli nel collo per tutta l’estate mi faceva venire l’ansia.

I miei capelli sono mossi e fanno un po’ quello che vogliono, perciò sono abbastanza schiava della piastra e si è creato un circolo vizioso: più li piastri più i capelli tendono a rimanere diritti, anche dopo essere lavati e quindi risulta impossibile o quasi cercare di fare un mosso decente, perché si crea solo l’effetto leggermente ondulato, come per l’umidità.

Non vedo la piastra come l’arma del diavolo, ma come ogni cosa deve essere usata con cognizione per non rovinare i capelli, altrimenti è un attimo avere dei capelli simili a stoppa bruciata.

Ma partiamo dall’inizio…

Le mie armi: shampoo Herbal Essence, balsamo Herbal Essence, maschera Pantene Rigenera e Protegge, camomilla, asciugacapelli Imetec, piastra Imetec Bellissima Creativity…tanto tempo!

– Shampoo –

Io sono solita alternare tre tipi di shampoo, Herbal Essence punte a lieto fine (rosso), Herbal Essence a tutto volume (arancione) e Herbal Essence scintille di luce (verde). Questa volta la mia scelta è ricaduta sul primo! Non ho doppie punte attualmente, perché il taglio è ancora fresco e comunque non crediate che sia la cura miracolosa per sconfiggerle. Il modo per eliminare le doppie punte è uno solo: tagliarle! Non c’è altro rimedio, altra via di scampo! È nella predisposizione del capello! Se avete capelli sottili e mediamente lunghi prima o poi saltano fuori!

Lavate i capelli con una quantità giusta di shampoo e diluendolo un pochino con l’acqua, in modo che si crei tanta schiuma. Massaggiate bene anche la cute, perché ha bisogno di respirare, soprattutto adesso in estate; bisogna togliere le cellule morte o i residui grassi.

– Balsamo –

Come per lo shampoo, anche qui alterno i tre rispettivi balsami di cui sopra, rosso, arancione o verde. Dopo averli lavati per bene e sciacquati con abbondante acqua tiepida, è il momento di una bella dose di balsamo, per tutta la lunghezza del capello, dalla radice alle punte. E ancora risciacquare con abbondante acqua tiepida.

– Maschera –

Quando i capelli sono stressati (dal föhn, dalla piastra, dal sole, dal sale o dallo smog) hanno bisogno di essere idratati, un po’ come quando mettiamo la crema sul corpo finita la doccia. Io uso la maschera Pantene Rigenera e Protegge, la applico su tutta la lunghezza e pettino i capelli per spalmarla meglio, la lascio agire 5 minuti circa e dopo risciacquo. Li rende morbidissimi.

– Risciacquo finale –

Come già detto, avevo un sacco di tempo da perdere e quindi ho deciso di fare un ultimo risciacquo finale con la camomilla. Il classico rimedio delle nonne per schiarire i capelli, o meglio per dare più brillantezza ai riflessi biondi.

– Asciugatura –

È la parte più noiosa! Non si finisce mai e io li lascio perennemente umidicci, così dopo pochi minuti dall’aver spento il föhn, mi trovo ad avere una chioma tipo Re Leone (anche il colore assomiglia). Non mi piace usare spazzole e star lì a tirarli, a meno che non vi sia un’occasione per la quale debbano essere impeccabili, quindi preferisco passare le dita in mezzo o usare la spazzola che uso quotidianamente, alternando i movimenti, un po’ a testa in giù e un po’ in su. I risultati non sono male, sono più naturali.

– Piastra –

“Qual è la piastra che non rovina i capelli?”  La mia risposta è: “Non esiste”. Quello che danneggia irrimediabilmente il capello è il calore e sia che la piastra sia metallica o in ceramica, il calore ci sarà sempre e comunque; la temperatura della piastra è variabile,  minimo di 130° sino ad un massimo di 210°/ 240° circa. A parte il materiale, ovviamente, la differenza tra metallo e ceramica consiste nel fatto che la distribuzione del calore sulla ceramica dovrebbe esser più uniforme; ciò non risulta meno aggressivo e controproducente per il capello, ma, semplicemente, la superficie liscia delle piastre consente di non far attaccare e strappare i capelli con l’uso.

Come dicevo all’inizio, la piastra va usata con cognizione. Personalmente la uso una o due volte a settimana e con una temperatura non superiore a 170°/180° e soprattutto con capelli ben asciutti, altrimenti si bruciano! Del resto anche l’uso sbagliato del föhn danneggia i capelli, eppure non gli si è mai fatta una guerra come contro la piastra! Non capisco questo razzismo!

Io procedo in questo modo: raccolgo i capelli con un po’ di mollettoni, parto dalla nuca e inizio a piastrare piccole ciocche di capelli, cercando di partire il più vicino possibile alla testa e facendo un’unica passata lenta (ma non troppo) fino alle punte; poi tolgo via via i mollettoni e piastro le altre piccole ciocche. Più le ciocche sono piccole, più il risultato è carino, ma ovviamente se si ha poco tempo si può anche andare giù grosso! A meno che una non abbia capelli lunghissimi, consiglio di utilizzare piastre di dimensioni non tanto grandi, larghe circa 2.5/3cm. Trovo che siano utili a volte anche le piastre portatili, le cosiddette piastre da borsetta, che hanno una larghezza di circa 1cm e sono ottimali se si vuole dare solo una passata veloce alla frangia, oppure se si hanno i capelli corti e si vuole fare il ritocchino!

Coccolate i vostri capelli che fa bene!! Un bacio

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