New York in una settimana

Skyline dal traghetto

In questo post vi racconterò della mia settimana di vacanza a New York. Potete vedere le altre mie guide di viaggio qui.

Siamo arrivati a New York il 19 sera, partendo Milano Malpensa, con un volo diretto di Emirates, trovato a un prezzo molto ragionevole, per quello abbiamo deciso di viaggiare in questo periodo. La primavera ha il grosso lato positivo di evitare l’orda di turisti, di trovare prezzi degli hotel un po’ più bassi e di trovare il paesaggio tutto verde e fiorito; di contro la probabilità di pioggia è molto maggiore.

Trasferimento da JFK al centro città

Il trasferimento dall’aeroporto JFK al centro di New York può avvenire in vari modi:

  • Taxi = il metodo più costoso e sconsigliato da me perché il traffico spesso è molto intenso;
  • Shuttle condivisi = se siete in tanti può essere una valida soluzione
  • Airtrain + LIRR = il metodo più veloce, si prende l’Airtrian rossa in direzione Jamaica, dove incrocia la LIRR. Questa soluzione è utile se ilvostro hotel è a Brooklyn o nel Queens.
  • Airtrain+ Metro = il metodo più economico e impiega circa 50 minuti. Ci sono treni 24h/7, ogni 7 minuti circa. Ogni terminal ha la fermata della Airtrain e ci sono tre linee: la gialla è un cerchio e vi porta da un terminal all’altro, la verde che va in direzione Howard Beach (dove incontra la metro A), la rossa in direzione Jamaica, dove incrocia le metro E (che va verso Midtown), la J e la Z (che vanno verso lower Manhattan). L’Airtrain si paga all’uscita a Jamaica o a Howard Beach e insieme alla corsa singola caricata sulla metrocard costerà 7.75$ + 1$ di emissione Metrocard + 1$ ricarica.
Airtrain New York (click per ingrandire)

Per il ritorno non preoccupatevi se non sapete il terminal, perché nel treno Airtrain c’è un tabellone in cui sono elencate in ordine alfabetico tutte le compagnie aeree che operano al JFK con il rispettivo terminal.

Come muoversi a New York

Metropolitana

La metropolitana di New York è enorme, ha ben 26 linee ed è abbastanza incasinata, soprattutto se ci sono lavori in corso (e la settimana scorsa c’erano lavori sulla M, sulla 6 e sulla Q…tanto per citare quelle che mi sarebbero servite), per cui prestate attenzione ai fogli appesi nella zona dei binari, che vi diranno le tratte interrotte o le fermate che verranno saltate. Attenzione anche agli annunci on-board perché spesso informano che salteranno una fermata mentre si è già a bordo del treno.

Inoltre, bisogna sapere che alcune linee sono express ovvero non fermano a tutte le fermate, ma solo nelle principali e sono dunque più veloci, mentre le local fermano ovunque. Ad ogni modo, in tutte le cartine ci sono sempre i numeri o le lettere delle linee che si fermano in ogni fermata, quindi è facile capire.

La corsa singola senza carta costa $3, con la metrocard costa $2.75. La Metrocard costa $1 ed è ricaricabile con un importo qualsiasi, oppure si può caricare l’abbonamento Unlimited-7days o Unlimited-30days. Quello di 7 giorni costa $31 e vi dà diritto a corse illimitate su tutti i mezzi pubblici (metro e bus). Ogni persona deve avere la pripria Metrocard per caricare l’abbonamento unlimited, tant’è che una volta strisciata non è più strisciabile per i successivi 18 minuti. Se, invece, ricaricate un importo a scalare, potete utilizzare una sola carta e passarvela.
Io consiglio vivamente l’abbonamento 7 giorni.

Metropolitana (click per ingrandire)

A piedi

Orientarsi a piedi è piuttosto facile, perché le strade sono un reticolo di strade perpendicolari. A Midtown, partendo da basso da Houston Street e salendo in orizzontale, le strade sono numerate in ordine crescente 1st Strett, 2nd Street, … e così via fino ad arrivare alla 60th dove inizia Central Park o alla 110th dove finisce il parco e così via. In verticale, le strade crescono in numerazione da destra a sinistra e prendono il nome di Avenue, per cui ci sarà la 1st Avenue nell’East River, 2nd, 3rd, Lexinton, Park Av, Madison, 5th, ecc… Molto facile! L’unica strada diagonale è la Broadway.

Agenda

Giorno 1 (giovedì 20 aprile 2017): Lower Manhattan

Abbiamo iniziato la nostra visita alla Grande Mela, partendo da Lower Manhattan, quindi dal Financial District, il centro economico della città. Vi consiglio di andare in questo quartiere in un giorno infrasettimanale, per vedere i classici business man in giacca e cravatta con il bicchierone di caffè in mano. La zona lower è molto carina ed è interessante camminare per le strade che portano a Wall Street e arrivare a vedere la Borsa, la Bowling Green (dove vedrete la statua in bronzo del famosissimo Toro, attorno al quale è quasi impossibile avvicinarsi da quanta gente c’è), la Federal Reserve Bank e la Federal Hall National Memorial, con la statua di George Washington.

Federal Hall National Memorial
Federal Hall National Memorial

Passeggiando in quella zona, scendendo verso il fondo di Manhattan, potrete vedere anche la Trinity Church, una chiesa episcopale situata all’incrocio tra Wall Street e Broadway. Nel cortile posteriore di questa chiesa c’è un piccolo cimitero, in cui sono sepolti i Padri Fondatori degli Stati Uniti, e trionfa una grossa campana donata dalla Gran Bretagna dopo la strage delle Torri Gemelle. All’esterno, sulla cancellata, ci sono dei pannelli che spiegano la storia della chiesa; ho trovato molto toccante leggere di come questa chiesa abbia dato un primo ricovero a quelli che scappavano in quella giornata folle.

Trinity Church
Trinity Church

A pochi passi dalla Trinity si arriva al World Trade Center, dove c’erano le Torri Gemelle. Al posto delle fondamenta delle due torri, ora ci sono due fontane, una dentro l’altra.

World Trade Center
World Trade Center

Un museo che assolutamente è da vedere è il 9/11 Museum ($24 o gratis con Citypass), in cui viene raccontata la storia di quella giornata. Avevo 14 anni, ma me la ricordo come fosse ieri, l’avevo vista in diretta tv. Nella stessa zona è stata costruita la Freedom Tower, la costruzione più alta di tutta New York ($34, non è compresa nel City Pass, ma lo è nel New York Pass).

Una bella visuale della Freedom Tower si ha da Battery Park, dove si trova anche il porto da cui partono i traghetti per Libery Island, Ellis Island e Staten Island. Il traghetto per Staten Island è gratuito, mentre le altre crociere sono a pagamento.

Freedom Tower da Battery Park
Freedom Tower da Battery Park

Verso sera abbiamo preso la metro e ci siamo spostati a Brooklyn, dall’altro lato del ponte. Abbiamo fatto una passeggiata nel parco sotto al ponte e lo abbiamo percorso verso Manhattan.

brooklyn
Brooklyn
  • Negozi: Century21.

Giorno 2 (venerdì): China Town, Little Italy, Soho, Tribeca e Greenwich

Il secondo giorno lo abbiamo passato a vedere i quartieri un po’ più particolari: alla ricerca delle location dei film! Se avete solo pochi giorni a disposizione o non siete molto appassionati di film, potete saltare questa giornata. Noi abbiamo girato a piedi per China Town, dove ci sono solo negozi cinesi (comprate qui i souvenir che costano meno), Little Italy, dove non c’è praticamente nulla, solo ristoranti, e poi ci siamo spostati a Soho, alla ricerca della Caserma dei Ghostbuster (Hook and Ladder n. 8). L’abbiamo trovata, ma purtroppo era in ristrutturazione, quindi abbiamo solo visto il logo sul pavimento. A Tribeca c’era il Film Festival, ma non c’era molto movimento.

Little Italy
Little Italy

Proseguendo nel giro, ci siamo spostati nel West Village, nel quatiere di Greenwich Village. Questo è un quartiere residenziale, con case basse, coi classici 5 gradini c’ingresso, ma è anche pieno di localini. Davvero un quartiere piacevole da girare a piedi ed è bello addentrarsi nelle viuzze incasinate e non regolari come a Midtown. In questo quartiere, in Perry Street 66, si trova l’appartamento di Carrie Bradshaw di Sex&The City. Poco distante c’è l’appartamento di Friends in Bedford Street 90.

Proseguendo verso nord ovest, si arriva alla High Line, un parco lineare realizzato su una sezione in disuso della ferrovia sopraelevata chiamata West Side Line facente parte della più ampia New York Central Railroad. È molto particolare un parco del genere, perché ci sono alberi e fiori assai ben tenuti, sistemati tra le vecchie rotaie. Non lo abbiamo percorso tutto, anche se è solo 2.3km, ma siamo scesi da questo parco sopraevelato all’altezza della 15esima, per andare al Chelsea Market, un insieme di negozi di cibo e ristoranti, al coperto.

Highline
Highline

Il venerdì il MoMA è gratuito dopo dalle 16 alle 20 (anziché $25), per cui ci siamo spostati in metro verso la zona del museo, per poterlo visitare. Pensavamo non ci si riuscisse a muovere, invece sebbene vi fosse molta gente, è stato possibile visitare il museo con calma. Non siamo appassionati di arte moderna, ma è stato interessante visitarlo. Il museo si visita partendo dall’ultimo piano a scendere.

  • Negozi: Converse a Soho.

Giorno 3 (sabato): Union Square, Flatiron e Gramercy

La giornata inizia andando a Union Square, una piazza carinissima, con alberi in fiore e che raccoglie gente di tutte le razze e usanze: gente che gioca a scacchi, altri che leggono sulle panchine, quello che suona il suo strumento musicale, quello vestito strano e quello elegante. Un quartiere eclettico! In questa piazza c’è anche uno dei mercati ortofrutticoli più famosi della città, tant’è che è frequentato da numerosi cuochi.

Union Square
Union Square

La giornata era piovosa, ma non ci siamo fermati. Siamo andati verso la casa natale di Roosevelt, che di per sè non è nulla di che, ma i palazzi attorno e il quartiere sono tra i più belli che io abbiamo visto a NY, soprattutto la zona attorno al Gramercy garden, un piccolo parco privato nel cuore dei palazzi.

Il Flatiron Building è un edificio stranissimo e sicuramente il più strano di NY, perché ha una pianta triangolare! È alto solo 20 piani e la sua facciata diventa sempre più lavorata man mano che lo guardate dal basso verso l’alto.

Flatiron Building
Flatiron Building

Nel pomeriggio ci siamo rifugiati al chiuso, dapprima nella New York Public Library (anch’essa location di molti film) e poi al Metropolitan Museum (MET). La libreria si sviluppa su più piani ed è visitabile gratuitamente in buona parte dei suoi spazi. Episodio buffo: c’erano delle cabine telefoniche in legno e una ragazza, non particolarmente bella, ma con delle tette enormi in abiti succinti e provocanti, si stava facendo fotografare, mentre fingeva di telefonare.

New York Public Library (inside)
New York Public Library (inside)

Il MET ($25 o gratis con Citypass) è un museo molto grande, con opere artistiche che partono dall’antico Egitto, con la ricostruzione di un tempio che l’Egitto donò agli Stati Uniti per ringraziarli del del contributo alla costruzione della diga di Assuan, fino ad arrivare all’epoca moderna. Se non siete grandi intenditori di arte, ma volete vedere i capolavori che avete visto sui libri, partite direttamente dall’ultimo piano, in cui trovate Monet, Manet, Renoir, Van Gogh, Picasso, Gaugen, … solo per citarne alcuni, e pian piano scendete. Così quando la fatica (o la noia) vi assalirà, avrete visto i pezzi fondamentali del museo.

  • Negozi: DSW (scarpe) e Burlington (abbigliamento) a Union Sq. Lego Store (lego) e Eataly (cibo e ha una terrazza con birreria, aperta da maggio) vicino al Flatiron

Giorno 4 (domenica): Liberty Island, Ellis Island ed Empire State Building

La nostra idea era quella di andare a sentire una messa gospel ad Harlem; io non sono religiosa, ma ho letto ovunque che le celebrazioni gospel sono da vedere almeno una volta. La giornata, però, era talmente bella e soleggiata, che non potevamo farci sfuggire l’occasione di andare a fare la crociera a Ellis Island e Liberty Island ($25.50 o gratis con Citypass). E fu un’ottima scelta, perché è stata l’unica giornata di pieno sole in tutta la settimana, piena di pioggerellina. Ci siamo imbarcati verso le 10 del mattino al Battery Park, raggiungendo dopo 15-20minuti Liberty Island. Navigando si ha una vista meravigliosa su tutto lo skylne di New York e anche sulla Signora.

Skyline dal traghetto
Skyline dal traghetto

La permanenza sull’isola non è lunga in teoria, perché a parte la Statua non vi è altro, ma impigherete tutto il vostro tempo a fare foto! Noi non abbiamo visitato l’interno della statua, né nel piedistallo, né nella corona, ma con un ticket diverso è possibile farlo.

Statua della Libertà
Statua della Libertà

Ellis Island è l’isola in cui approdavano i migranti che volevano entrare in America ed è molto interessante visitare il museo dell’immigrazione (gratuito). Potete aspettare il tour guidato (gratis) con il ranger, che c’è ogni ora, oppure prendere l’audio guida (sempre gratis) e ascoltare i numeri di ogni stanza. Se non volete stare per molto tempo, potete fare il giro “base” e impiegherete poco più di un’oretta. Noi lo abbiamo trovato molto interessante. Nell’atrio ci sono anche degli schermi attraverso i quali potete cercare quali nomi sono segnati sul muro esterno, ovvero chi è arrivato in America, facendo tappa in quest’isola per i controlli medici. Io non ho trovato nessuno col mio cognome, il mio ragazzo sì.

Nel pomeriggio siamo ritornati a Manhattan e abbiamo sfruttato il sole quanto più possibile, andando sull’Empire State Building ($34 o gratis con Citypass). Noi ci siamo limitati ad andare all’86esimo piano; aggiungendo $20 è possibile arrivare fino al 102esimo. L’emozione è stata forte, questo ascensore impiega meno di 1 minuto a portarvi all’80esimo piano. La vista è spettacolare, sia di giorno che di sera.

Vista dall'Empire State Building
Vista dall’Empire State Building

Il biglietto acquistato di giorno permette di rientrare gratuitamente la stessa sera e, mi raccomando, andateci, perché vedere la città tutta illuminata è davvero bellissimo. La zona attorno all’Empire è ricchissima di negozi, per cui se andate di pomerggio non farete fatica a trovare il modo di tirare sera.

Vista dall'Empire State Building
Vista dall’Empire State Building
  • Negozi: Macy’s, 34th Street, 6th Av

Giorno 5 (lunedì): 5th Av, Central Park e Upper East Side

La mattina è iniziata sula 5th Av, dapprima nella St Patrick’s Church, la più grande cattedrale cattolica di NY, in stile neogotico, che ci ha lasciato stupefatti perché di lunedì mattina era pienissima di ragazzini delle scuole superiori in uniforme, che partecipavano alla messa.

Esattamente di fronte alla chiesa si trova il negozio di Victoria’s Secrets, che non solo è il più grosso di NY, ma anche del mondo: sono tre piani di intimo, elegante, provocante o sportivo, mentre all’ultimo piano c’è il Museo, che raccoglie i modelli che hanno sfilato durante l’ultima sfilata.

Museo Victoria's Secrets
Museo Victoria’s Secrets

Tutto il negozio è pieno di immagini disperatamente sexy, che verranno molto apprezzate dai maschietti, che non sapranno più dove guardare.

14 victoria bagnoJPG
Antibagno di Victoria’s Secrets

 

Abbiamo continuato facendo la seconda colazione da Tiffay, visitando quel negozio meraviglioso di sei piani, in cui è tutto bello! Il negozio si trova proprio sotto alla Trump Tower (una delle T.T. in realtà, perché in città ce ne sono diverse) e andando in direzione Central Park ne abbiamo visitati un po’ di altri.

Central Park
Central Park

La primavera è una stagione meravigliosa per andare in giro, perché ti permette di vedere la natura fiorita e colorata come non mai! Il Parco è molto grande e potete visitarlo in bici oppure a piedi. Le cose più intressanti da vedere sono: Conservatory Garden, Shakespeare Garden, Strawberry Garden (il giardino di John Lennon), la Statua di Alice nel Paese delle Meraviglie e il Reservoir (il laghetto artificiale).

Usciti dal parco abbiamo passeggiato per l’Upper East Side, un quartiere molto ricco, passando davanti al Guggenheim, ma senza entrare a visitarlo.

Guggenheim
Guggenheim
  • Negozi: Victoria’s Secrets, Tiffany, Niketown, Uniqlo, Apple store,

Giorno 6 (martedì):  Turtle Bay e New Jersey

Abbiamo iniziato la mattinata visitando il quartiere Turtle Bay, andando a vedere il palazzo dell’ONU e il Chrysler Building, che è più carino fuori che dentro. Il tempo era davvero pessimo e siamo andati verso la stazione centrale, il Grand Terminal, e abbiamo preso una metro verso Penn Station. Lì vicino c’è un negozio di elettronica enorme B&H, dove se state cercando qualcosa di particolare, lo troverete sicuramente; personalmente volevo comprare un obiettivo che in Italia è molto caro, ma la differenza di prezzo era minima e non valeva la pena prenderlo là.

Poiché il tempo non accennava a migliorare, abbiamo deciso di dedicare la giornata ai negozi, andando nel New Jersey, nell’outlet The Mills at Jersey Garden, che è raggiungibile in pullman da Penn Station con $14 andata/ritorno e i biglietti si coprano direttamente alla biglietteria della stazione. Ci sono pullman più o meno ogni 20 minuti, in ambo le direzioni, fino alle 21 circa. Tutto il mio shopping sarà in un articolo a parte.

  • Negozi: Bath and Body (vicino a Chrysler B.), B&H, The Mills at Jersey Garden [elenco negozi]

Giorno 7 (mercoledì):

La mattinata è iniziata andando della parte nord di Manhattan, cominciando dalla Columbia University, una delle università migliori d’America e del mondo, e la cattedrale anglicana di St John, una delle più grandi del mondo. È possibile visitare la chiesa; noi siamo entrati gratuitamente perché il signore all’ingresso, dopo averci parlato per un po’ ci ha fatto entrare, per cui abbiamo solo fatto un’offerta.

Cattedrale di St John's
Cattedrale di St John’s

Abbiamo camminato ancora per proseguire verso Harlem e vedere un’altra faccia di New York. Se il centro è indaffarato, caotico, ma ben tenuto e ordinato, qui sembra di stare in un altro posto: per prima cosa, in certi momenti eravamo gli unici bianchi, poi le strade erano praticamente prive di traffico, pochi locali, nessun bar o supermarket e un po’ di disagio percepibile. New York è anche questo, è giusto non vedere solo l’immagine patinata di Times Square.

Nel pomeriggio siamo andati nel Museo di Storia Naturale ($27 o gratis con Citypass, compreso l’ingresso a una exibition), il museo era la location di Una Notte al Museo. È molto interessante, soprattutto la parte dello spazio e quella delle gemme, e sarebbe perfetto da vedere coi bambini, visto che c’è un piano dedicato agli animali e un altro ai dinosauri.

Poco distante da lì c’è il Lincoln Center, che abbiamo fotografatato solo dall’esterno.

Lincoln Center
Lincoln Center

Era la nostra ultima sera nella Grande Mela e siamo stati in centro quanto più possibile, andando a fare anche due foto a Times Square, che fino a quel giorno avevamo visto quasi quotidianamente, ma mai fotografato tutto quell’inquinamento luminoso!

Times Square
Times Square
Times Square
Times Square

Giorno 8 (giovedì):

L’ultimo giorno l’abbiamo passato a passeggiare per il centro, in particolare per la 5th Av e per la 6th Av, facendo un po’ di shopping, di cui vi parlerò in un post a parte.

5th Avenue davanti alla NY Public Library
5th Avenue davanti alla NY Public Library

Appena dopo pranzo siamo andati verso il Top Of The Rock, l’ultima delle attrazioni che ci mancava per sfruttare al massimo il nostro Citypass. È il grattacielo del Rockfeller Center, ha 70 piani, alto 266 metri, che dà la possibilità di vedere la città dall’alto da un’altra prospettiva, vedendo anche Central Park e l’Empire.
Per salire su questo grattacielo ci sono degli orari, noi non lo sapevamo, e ci siamo presentati lì convinti di poter salire subito, ma ci hanno dato appuntamento per le 18. Era il nostro ultimo giorno e alle 22.20 il nostro aereo sarebbe decollato, per cui alle 18 sarebbe stato impossibile per noi salire. Abbiamo esposto il problema allo staff e sono state gentilissime, hanno capito il problema, hanno voluto vedere la prenotazione del volo e ci hanno fatti passare subito. Siamo stati fortunati, devo ammetterlo.

  • Negozi: Victoria’s Secrets, Sephora e molti altri sia sulla 5th che sulla 6th

Siamo partiti più o meno alle h.18 per arrivare all’aeroporto.

Consigli utili

  • In America è necessaria la spina apposita per la corrente, quindi non dimenticate di portarvi l’adattatore [questo].
  • Pianificatevi il viaggio organizzandolo per quartieri, partendo dall’esterno e arrivando verso l’interno.
  • Avere una guida è molto utile, perché vi permetterà di visitare per bene ogni quartiere e vi dà degli utili consigli di volta in volta. Noi ci siamo trovati molto bene con la Lonely Planet Pocket, che costa solo 11€ su Amazon [questa] e contiene già la cartina. Esiste anche la versione più grande [questa], che costa 18€, ma secondo me è ingombrante da portare in giro, mentre l’altra sta in tasca.
  • La mia pianificazione è stata molto efficace e siamo riusciti a vedere tutto ciò che volevamo, nonostante il meteo non troppo bello per buona parte del tempo, ma sebbene utilizzassimo la metro, facevamo mediamente tra i 15 e i 18km al giorno a piedi.
  • Se avete la TV in camera, accendetela su NY1 prima di uscire al mattino. È una sorta di tgcom24 de no’ artri dove ci sono notizie a rotazione continua, tra cui il meteo e soprattutto il traffico e gli eventuali lavori o malfunzionamenti della metropolitana.
  • Nelle stazioni della metro c’è il wifi gratis, come pure in molti locali. Trovare wifi gratis è abbastanza probabile, ma non così frequente come era in California, dove c’era una copertura pressoché costante. Scaricatevi a casa le app che potrebbero servirvi (vedi sotto).
  • Portetevi un paio di auricolari, per sfruttare il vostro cellulare come audioguida.
  • Il Citypass costa $122 e vi dà diritto ad entrare in 6 attrazioni, saltando le code. Visti i prezzi delle singole attrazioni, vi basta visitarne 3 o 4 (a seconda di cosa scegliete) per ammortizzarlo.
  • Il Moma è gratuito il venerdì dalle h.16 alle h.18.
  • Sul sito Onthesetofnewyork.com ho trovato delle fantastiche cartine con segnate tutte le principali location di film e telefilm [.pdf].
  • Il negozio di Victoria’s Secrets sulla 5th è fantastico, vale la pena di essere visto (e c’è un bagno gratuito, bello e pulito al’ultimo piano).
  • Non fatevi problemi a chiedere informazioni, perché sono cordialissimi e tutti molto amichevoli. Ci è capitato che si fermassero delle persone per chiederci se avessimo bisogno d’aiuto perché ci vedevano con la cartina.
  • Comprate i souvenir a China Town, perché costano quasi la metà che a Midtown e potrete contrattare coi negozianti.
  • Sull’abbigliamento fino a $110 non si applicano tasse e questo vale per ogni capo, anche se la somam di tutto supera i $110.

App utili

  • Emirates: l’app della compagnia aerea, per avere il biglietto anche in formato elettronico.
  • Maps: scaricatevi l’area offline di New York, perché potrebbe venirvi molto utile e non consumerete dati.
  • Tripadvisor: scaricate in locale le info di New York, così da accedervi senza consumare dati; per risparmiare spazio potete scaricare la versione light, senza le foto. [qui le recensioni di alcuni dei luoghi che ho visitato]
  • NYC Subway: è l’app di MTA, che vi dà info in tempo reale (se siete connessi) per offrirvi il percorso migliore, qualora siate in crisi, ma è davvero facile capire dove andare.
  • Subway: di nuovo app per la metro, ma non l’ho usata.
  • 911 Museum: è l’audio guida del Museo dell’11 settembre, che vi farà risparimare i $7 della classica audioguida.
  • The Met: l’applicazione del Metropolitan Museum, con spiegazioni delle varie opere in italiano.
  • Central Park Concervancy: sul mio telefono crasha…
  • ESB: la guida dell’Emprire State Building, per capire cosa state guardando da lassù; ha qualche problema quando il telefono va in standby.
  • Explorer: la guida del Museo di Storia Naturale.

Dove mangiare e bere

Ovviamente non vi dirò quali sono i locali in cui andare a mangiare, ma vi do qualche piccolo suggerimento per cercare di mangiare senza spendere una fortuna e mangiare anche un po’ di verdura, che negli States non è così scontato.

  • Per i veganivegetariani (ma non solo): ci sono posti che servono insalate personalizzate, ovvero scegliete il tipo di insalata che volete e aggiungete tutti gli ingredienti a disposizione, tra cui altre verdure, farro, quinoa, riso, ma c’è comunque anche la possibilità di aggiungere la carne. Alcuni esempi sono Fresh and Co (è una catena, quindi ce ne sono parecchi in città) oppure Roast Kitchen (ce ne sono un paio, di cui uno a Times Square). Una alternativa, ch ha sempre opzioni vegane, può essere anche Pret à Manger.
  • Tutt’altro che vegani sono gli hamburger, che di norma nei pub costano tra i $14 e i $18 dollari (+tasse+mancia); se volete mangiare un hamburger più economico consiglio Shake Shake. Nella pubblicità affermano di usare solamente carne di vacca angus tutta al naturale, completamente libera da ormoni e antibiotici; il gusto è buono, se poi sia o meno naturale non lo so. Buone anche le patatine.
  • Per la colazione mi sento di consigliare Paris Baguette, ce ne sono tre a Manhattan, oppure un giardinetto graziosissimo, che noi abbiamo scoperto perché era davanti al nostro hotel, il Greenacre park.
  • Se vi piace la birra vi consiglio il Keg n°229 a pochi passi dal Ponte di Brooklyn. È una piccola birreria con sole birre artigianali, dove abbiamo bevuto la IPA più buona mai provata. Era consigliato sulla guida. Mentalizzate di pagare $8-$9 (+tasse+mancia) per una birra.
  • Non vi consiglierò mai un ristorante italiano all’estero in cui mangiare buona pasta o pizza, perché mangio solo cucina locale quando sono all’esterno e, anzi, cerco sempre di farmi consigliare da abitanti del luogo i locali meno turistici possibili, per vivere la città come un autoctono.

New York è una città bellissima, che mi ha colpita molto. Ve la consiglio! Se state organizzando un viaggio nella Grande Mela e volete qualche informazione non esitate a contattarmi qui sul blog, per email o su instagram.
♥♦ Baci ♣♠

6 Comments

  1. Bellissimo post con bellissime foto. Dovresti fare l’ organizzatrice di viaggi! E’ incredibile come tutti si ricordano cosa stessero facendo 11 settembre

    1. Là è davvero sentito ovviamente. Pensa che in tutte le caserme dei pompieri ci sono delle cappellette commemorative con i volti dei ragazzi morti durante il 11 settembre e la scritta sotto “never forget”.
      Se trovassi qualcuno che mi sponsorizza farei volentieri la voyager-blogger (non so neanche come si dica!)

  2. Ah che meraviglia NYC! Che bel viaggio che hai fatto tesoro, brava!
    Le bralette sono favolose e la qualità di VS negli States è nettamente superiore! Quanto a Uniqlo, me lo ricordo in Cina dove però i prezzi erano molto più bassi rispetto a quelli che ho trovato altrove in Europa! Mah!
    baci!

  3. Mi è capitato di leggere guide e diari di viaggio sulla grande mela,ma devo ammettere che tu le superi tutte! Hai avuto l’abilità di farmi camminare con te per quei giorni senza farmi staccare un secondo dal post! Dettagliata e ricca di informazioni! Complimenti veramente. Salverò questa pagina sicuramente. Un abbraccio 😘

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